๐จ๐๐ด๐ปโ๏ธ๐ฎ๐นGiro dell’Emilia: corsa a rischio!
๐2๏ธโฃ0๏ธโฃ2๏ธโฃ5๏ธโฃ๐ฎ๐นCome da calendario, sabato quattro ottobre dovrebbe svolgersi l’edizione numero 108 del Giro dell’Emilia con l’abituale arrivo sul San Luca. In queste ore, tuttavia, i Municipi sociali di Bologna, l’assessora allo sport, Roberta Li Calzi, e il Comune di Bologna hanno chiesto l’esclusione della squadra Israel-Premier Tech dalla corsa, in caso contrario sono pronte manifestazioni a fermare la squadra israeliana come accaduto al grande giro spagnolo. Si tratta della prima volta che un’istituzione italiana protesti in questa maniera dopo ciò che è successo alla Vuelta con alcuni arrivi di tappa tagliati e frazioni annullate. Inoltre, negli ultimi giorni, anche la fornitrice di biciclette della formazione, Factor, e il title sponsor, Premier Tech, hanno chiesto di eliminare il nome “Israel” dalla squadra come condizione per rimanere all’interno del progetto.
Il patron della corsa, Adriano Amici, ha subito risposto al comune tramite un intervento a LaPresse: "Non sono io che devo escludere il team israeliano ma deve essere l'UCI che quando vede determinate cose comunica che è meglio che quella squadra non gareggi. Noi facciamo gli inviti alle squadre migliori del mondo. La mia posizione diventa difficile perchè ho l'obbligo di invitare fondamentalmente le squadre e i corridori migliori. E il nome del team non c'entra niente. Noi l'abbiamo sempre avuto e non ci sono mai stati problemi…Questo team è stato iscritto ed è iscritto a tutte le competizioni, dal Tour al Giro. Dalla Milano-Sanremo alle Tre Valli Varesine. Sta partecipando a tutte le corse. L'ente organizzatore cerca di avere i corridori migliori del mondo, E poi il team israeliano ha corridori stranieri, nessuno è israeliano. Chi fa le corse sono i corridori. Qui la politica centra poco. E' chiaro che sono d'accordo con chi sostiene che non è giusto fare questa guerra. Chi non lo è?”.
Martino Lasagna