🌈2️⃣0️⃣2️⃣5️⃣🇷🇼Oggi, domenica 28 settembre, si corre la 92ª edizione dei Mondiali élite maschili a Kigali, 267,5 km con sedici giri di un circuito di 14,9 km che comprende due salite: Kigali Golf, 800 m all'8,1%, e Côte de Kimihurura, 1,3 km al 6,3%. A metà percorso si affronta anche la Côte de Péage, 1800 m al 5,9%, il Mont Kigali, 5,9 km al 6,9%, e il Mur de Kigali, 400 m all'11%. All'inizio della gara, Foldager, Bernard, Huising, Oliveira, Mayrhofer e Fabio Christen scappano in fuga. La Francia attacca con Alaphilippe e Seixas al primo giro, accelerando e rompendo il gruppo. La Slovenia e il Belgio rallentano, Raúl García Pierna attacca da solo. A 222 km dal traguardo, c'è una caduta nel gruppo che coinvolge Soler, Van Wilder e Koerdt, costretti ad abbandonare la gara. Cinque chilometri dopo, lo spagnolo dell'Arkéa raggiunge la testa della corsa. Il Belgio e la Slovenia controllano la gara e il vantaggio dei corridori. Sul Monte Kigali, la gara esplode con la Slovenia che impone un ritmo infernale con Mazgec, Glivar e Novak che lanciano Pogačar. Il campione del mondo 2024 attacca a 104 km dal traguardo e solo Ayuso riesce a seguirlo, Evenepoel si trova in grande difficoltà. Nella discesa, Isaac Del Toro raggiunge la coppia dell'UAE Emirates con un'azione incredibile e il messicano attacca sul Mur de Kigali. Il secondo classificato del Giro 2025 accelera in modo impressionante e viene seguito da Pogačar, mentre Ayuso viene staccato e ripreso dal gruppo. A 90 km dall'arrivo, Evenepoel cambia bicicletta e perde la testa della corsa. A 78 km dal traguardo, nella Côte de Kimihurura, Del Toro non riesce a seguire Pogačar che lo aspetta perché non vuole continuare la gara da solo. Dietro di loro, l'Australia, il Belgio e l'Italia cercano di organizzarsi, ma senza successo. A 67 km dall'arrivo, Del Toro perde terreno, Pogačar fugge da solo ed Evenepoel accelera nel gruppo. Il campione olimpico attacca con Skjelmose, Pidcock, Hindley e Ben Healy quattro chilometri più tardi. Questi inseguitori cercano di ridurre il vantaggio dello sloveno, ma senza successo. Il belga impone una velocità incredibile, Hindley e Pidcock perdono tempo. A 20,3 km dal traguardo, Evenepoel attacca da solo e nessuno riesce a seguirlo. Circa quindici chilometri dopo, Healy accelera e Skjelmose perde terreno. Per la seconda volta consecutiva, Tadej Pogačar diventa campione del mondo con una gara totalmente dominata con un attacco a 104 km dall'arrivo: ancora più lontano rispetto a quello dell'anno scorso. Per lo sloveno si tratta della diciassettesima vittoria della stagione e della numero 105 della sua carriera, ancora una volta impressionante. Pogačar è il primo corridore nella storia del ciclismo a completare la doppietta Tour e Mondiale per due anni consecutivi. Seconda posizione, a 1:28, Remco Evenepoel, terzo un super Ben Healy, quarto Skjelmose, quinto Skujiņš, sesto un buon Ciccone, settimo Del Toro, ottavo Ayuso, nono Eulàlio e, a chiudere la top ten, Tom Pidcock.

Ordine d'arrivo

1 Tadej Pogačar 6:21:20

2 Remco Evenepoel +01:28

3 Ben Healy +02:16

4 Mattias Skjelmose +02:53

5 Toms Skujiņš +06:41

6 Giulio Ciccone +06:47

7 Isaac Del Toro +06:47

8 Juan Ayuso +06:47

9 Afonso Eulàlio +07:06

10 Tom Pidcock +09:05

📸 Account X UCI

Martino Lasagna